SULMONA – “La Valle Peligna ha caratteri meteo-climatici particolari essendo una conca chiusa circondata da montagne alte anche 2000 mt. e con una forte presenza del fenomeno dell’inversione termica”.
Così i medici per l’ambiente lanciano l’allarme sulle verifiche della qualità dell’aria avviate da due centraline per la realizzazione della Snam.
”Ne consegue che, prima di decidere quante centraline e dove collocarle (le disposizioni ministeriali prescrivono non due, ma una “rete di monitoraggio”), bisogna acquisire necessariamente i dati relativi alle specifiche condizioni climatiche della Valle Peligna relativamente a parametri quali pressione, umidità, soleggiamento, precipitazioni, nuvolosità, velocità e direzione del vento e livelli di turbolenza – aggiungono i medici – Tali dati, nella nostra Valle, non sono mai stati rilevati: così si farebbe riferimento ai dati di stazioni metereologicheposizionate in località distanti dalla Valle Peligna (Amiternume Pescara) che hanno condizioni diverse dalle nostre”.
”La tutela di un bene prezioso qual è la salute dei cittadini richiede che si proceda sulla base di dati scientifici che siano pienamente affidabili. Ci auguriamo pertanto che gli Enti pubblici che si accingono a predisporre un programma di monitoraggio senza adeguati presupposti tecnici, vogliano ripensare tale scelta che, diversamente, rischia di vanificare la valutazione della campagna di monitoraggio“, chiosano i comitati cittadini per l’ambinente.