SULMONA – Variazione di bilancio previsionale, bretella ferroviaria e piano assunzioni Cogesa. Questi alcuni dei temi in programma nel consiglio comunale di domani alle 15, dove la maggioranza dovrà mostrare la compattezza e la minoranza molto probabilmente sarà chiamata ad un regolamento di conti, dopo l’assenza strategica del Pd in commissione urbanistica. Assenza che ha permesso alla maggioranza di restare tale, con il voto contrario di Avanti Sulmona con Fabio Pingue.
Dure critiche sono arrivate in tal senso da Sbic e Sinistra italiana, all’indirizzo dei Dem, colpevoli di aver fornito “una stampella alla maggioranza”.
“A chi con basse insinuazioni” incalza “ afferma che i consiglieri del PD starebbero in vendita gli voglio solo consigliare di cercare altrove e di capire veramente chi è in vendita – interviene il consigliere Antonino Di Rienzo – Tra qualche mese capiremo chi sta veramente e sinceramente a lavorare per la nostra Città e chi invece si limita ad offendere consiglieri amici sinceri per ingraziarsi chi,secondo loro, potrebbe essere vincente”. Secondo Di Rienzo il consiglio comunale di domani servirà “per fare chiarezza definitiva se questa amministrazione deve continuare ad esistere o dobbiamo andare tutti a casa. Io ci saro’e diro’,come sempre, quello che penso”.
Si discuterà anche dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere grazie alla mozione del capogruppo di Alleanza per Sulmona Mauro a Tirabassi.
“La situazione che si è creata è paradossale” afferma “in quanto la scadenza dell’incarico del dirigente preposto, avvenuta lo scorso 30 ottobre, era nota da tempo ma nulla è stato fatto dal governo nazionale per evitare questa situazione di stallo. I rappresentanti degli ordini professionali e delle aziende del comparto edile hanno da settimane lanciato l’allarme per una situazione che sta diventando giorno dopo giorno insostenibile per una inqualificabile negligenza delle istituzioni nazionali, con la conseguenza, se la situazione non si sbloccherà in tempi rapidissimi, che molti cantieri dovranno sospendere i lavori mentre altri non si inizieranno affatto. Inevitabili saranno le ripercussioni sulla situazione finanziaria delle aziende che non potranno più fare fronte agli impegni verso i propri fornitori e i propri dipendenti”.