No agli uffici di prossimità, la Uil rivendica il tribunale

SULMONA – Gli uffici di prossimità al posto dei tribunali non provinciali non piace a Mauro Nardella, segretario della Uil pubblica amministrazione.

“Parlare di uffici di prossimità, in sostituzione di strutture che hanno più volte dimostrato di avere gli attributi giusti per essere definite avanguardie in fatto di capacità professionali, credo sia quanto meno azzardato e irrispettoso nei confronti di chi si è dannato l’anima per aver ottimamente coniugato operatività e sacrificio – Sottolinea il componente della segreteria confederale CST Adriatica Gran Sasso – Vale la pena ricordare che realtà come quelle di Sulmona ed Avezzano hanno scritto pagine di enorme interesse statistico piazzandosi nei primi posti in quanto a risultati conseguiti.
Non va altresi sottovalutata la presenza nella città di Sulmona di un penitenziario tra i più pericolosi d’Italia ed in procinto di divenire a breve, con l’apertura di un nuovo padiglione e con i suoi 700 detenuti tutti di elevato calibro criminale, uno dei più importanti in assoluto.

-Continua Nardella-

Ho appreso favorevolmente che L’11 di dicembre se ne parlerà al Senato.
Ci si augura a tal proposito di essere invitati a disquisirne i contenuti.
Qualora avremmo l’occasione di poter dire la nostra non avremo difficoltà ad elencare tutte le motivazioni utili a far capire che chiudere presidii, come quelli appena citati, non solo rappresenterebbe un danno per l’economia locale ma anche e soprattutto per la stessa giustizia atteso che, in un momento storico come quello in cui viviamo ove si chiede a gran voce certezza della pena e lotta alla prescrizione, di tutto si ha bisogno fuorché rallentarne le dinamiche chiudendo ultrattivamente strutture giudiziarie.

-Continua il sindacalista della Uil-

  1. Alla senatrice Di Girolamo, con la quale abbiamo già intessuto un rapporto di collaborazione teso a salvaguardare la posizione assunta sulla questione della chiusura dei tribunali non provinciali, chiediamo di continuare a perorare la causa intanto portando avanti l’ottimo progetto elaborato dal presidente del tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto e dal Procuratore Capo sempre di Sulmona Giuseppe Bellelli prevedendo una deroga al decreto legilativo 155/2012, ovvero una sua ridisegnazione”.

 

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