SULMONA – Il Comitato percorso nascite del ministero della Salute conferma la necessità di chiudere il punto nascita sulmonese, perché lontano dal parametro dei 500 parti annui. La commissione di funzionari ministeriali ha di fatto confermato quanto già detto in passato, andando a bypassare anche la deroga richiesta dalla Regione per il reparto sulmonese. Ora toccherà al governo Giallo – Vede e dunque anche alla senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, che tanto si era spesa nel comitato pro punto nascita, decidere il destino della maternità dell’Annunziata.
intanto, però, arrivano già le prime critiche della politica, come quella del consigliere regionale Maurizio Di Nicola, capogruppo Centro Democratico.
“Dopo mesi di fatica da parte di Regione Abruzzo per costruire apposita istanza per la deroga alla Chiusura del Punto Nascita, arriva la doccia ghiacciata del Dicastero della Salute presieduto dal Ministro Grillo (M5S) con un atto assunto lo scorso 9 ottobre – dice – Lascia davvero sbalorditi questa decisione di imporre la chiusura ritenendo che il territorio peligno non sconti particolari complessità orografiche e prima che la Regione abbia potuto completare, con l’elisoccorso, una rete di protezione che comprende il servizio di trasporto in emergenza neonatale (Sten) e il servizio di trasporto assistito materno (Stam). Adesso spero che piuttosto che dilungarsi a smentire la bocciatura decisa dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, tutti i parlamentari abruzzesi, e in particolare quelli delle zone interne, facciano pressione politica per difendere una scelta che la Regione Abruzzo, negli ultimi 4 anni, aveva voluto e saputo difendere con le unghie e con i denti, anche contro il proprio Governo”.