SULMONA – Continua la ‘rivolta’ di genitori, professionisti e esperti contro la scelta delle scuole sulmonesi di far portare ai bambini in classe solo panini per supplire alla chiusura delle mense. Dopo le critiche del pediatra Gianna Tollis della Cisl Sanità e dell’avvocato e mamma Monica Buzzelli, arriva quella del biologo nutrizionista Giulio Maria Ranalli (foto).
Ecco la posizione del professionista.
“L’Abruzzo ha un percentuale di bambini sovrappeso-obesi, in età scolare (6-11aa), superiore al 30%;
C’è una diminuzione, fortunatamente, della percentuale di sovrappeso-obesità rispetto a 10 anni fa, in Abruzzo, ciononostante la percentuale rimane molto alta, in correlazione con quella nazionale, oltretutto;
Possiamo evidenziare, inoltre, che: se i genitori sono entrambi normopeso-sottopeso la percentuale dei figli sovrappeso-obesi è circa del 25%. Se almeno un genitore è sovrappeso, quella percentuale passa al 34% circa. Se almeno un genitore è obeso, i figli sovrappeso-obesi sono circa 42% (considerando, in questo ultimo caso, che la percentuale dei figli obesi è quasi il doppio rispetto a quella dei figli “solamente” sovrappeso). Dati decisamente allarmanti che ci dovrebbero far riflettere su come alimentiamo noi stessi ed i nostri figli, soprattutto.
Un bambino sovrappeso-obeso in questa età ha il doppio delle probabilità, di un bambino normopeso, di essere un adulto sovrappeso-peso che va in contro a problematiche metaboliche più serie (diabete, patologie cardiovascolari, tumore) rappresentando un pericolo per la sua stessa salute ed andando a gravare pesantemente (non per sua volontà diretta) sul SSN (l’Italia conta circa 3 milioni di diabetici e 1 milione, probabilmente, non ancora diagnosticato; nel 2030 si arriverà a 5 milioni di diabetici; il diabete “costa” ogni anno circa 600 milioni euro.
Circa il 40% dei bambini (abruzzesi) non fa una colazione adeguata da un punto di vista nutrizionale (personalmente ritengo che questa percentuale sottostimi la realtà);
quasi il 70% non fa una merenda adeguata la mattina, a scuola.
Solo il 30% dei bambini consuma mediamente 2 o più porzioni di frutta al giorno.
Solo il 14% consuma 2 porzioni di verdura al giorno; il 30% 1 sola porzione al giorno.
Tra il 30 ed il 40 % dei bambini assume almeno una bevanda gassata e/o zuccherata al giorno.
1 bambino su 5 risulta fisicamente inattivo.
1 su 3 ha un livello di attività fisica adeguato all’età.
I nostri bambini si muovono poco, pochissimo e mangiano tanto (e male).
Impedire una merenda “salutare” come può essere il panino (se ben fatto) o la frutta o lo yogurt è scorretto da un punto di vista educativo, nutrizionale e metodologico.
Limitare ulteriormente la possibilità di fare attività fisica è scorretto, come sopra, da molteplici punti di vista.
Se vogliamo continuare a vivere nella indifferenza, nella malattia, nell’ignoranza, allora possiamo continuare esattamente come stiamo facendo, altrimenti dobbiamo cambiare modus operandi”.