SULMONA – “Ho inviato una lettera ai vertici del Governo, ribadendo la netta contrarietà di un intero territorio montano, a forte rischio sismico, alla realizzazione del metanodotto e della centrale di compressione a Sulmona. Ho rimarcato l’avversità al progetto Snam, evidenziandone le criticità e le ragioni del no portate avanti ed espresse attraverso atti e documenti in una battaglia che, su tutti i fronti, si sta combattendo da molto tempo”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini. “Ho chiesto un incontro al Ministro Sergio Costa” precisa il sindaco “in seguito alla sua dichiarazione inerente la mancanza della Vas nell’ambito della procedura autorizzatoria per il metanodotto Larino-Chieti. Per il metanodotto Sulmona- Foligno e la centrale di compressione è da segnalare come l’assenza di enti, nella procedura di rilascio della Via all’opera evidenzia la sottovalutazione delle gravi patologie legate alla realizzazione dell’impianto a Sulmona, come rimarcato da diversi enti locali e da comitati di medici. Sono stati presentati ricorsi al Tar da parte del Comune, congiuntamente agli altri Comuni del comprensorio, alla Regione ai comitati ambientalisti e associazioni, avversi i decreti del Governo, con cui si autorizza la costruzione della centrale di compressione della Snam a Sulmona. Ho evidenziato come vizi e forzature procedurali, emerse nella vicenda del metanodotto e della centrale, siano stati sottoposti al giudizio del Tar, come la mancanza della Vas, richiesta dalla legge italiana ed europea, pur trattandosi di opera unitaria, cui si è preferito sostituire con 5 Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) separate suddividendo artatamente il progetto in cinque segmenti. Auspico” conclude il sindaco “che questo Governo possa farsi parte attiva per la revisione di questi progetti infrastrutturali che, come la centrale di compressione e il metanodotto, sono stati approvati o in corso di approvazione senza la dovuta V.A.S. e con i numerosi vizi”.