Crisi di maggioranza, Ramunno: colpa degli appetiti elettorali di Pingue e invita il sindaco a tornare sui suoi passi aprendo alla minoranza

SULMONA – A quattro giorni dalla scadenza delle dimissioni del sindaco Annamaria Casini, il giovane consigliere Andrea Ramunno torna a prendersela col suo collega “di banchi” Fabio Pingue, in piena crisi di identità dopo aver preso il no alle candidatura alle regionali col gruppo civico di Gerosolimo, che ora chiede di disconoscere al primo cittadino dimissionario.

Ramunno, invece, rimette una serie di punti al centro dell’attività amministrativa ( tra cui ospedale, tribunale e lotta alla Snam) e invita il sindaco a ripartire da quelli, chiedendo anche la collaborazione della minoranza.

“Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è un dibattito sterile in politichese che poco interessa ai cittadini che fanno ancora fatica a comprendere le vere cause di questa crisi – dice Ramunno – Stanno emergendo quei problemi di cui parlo da 8 mesi. Il problema viene da qualche appetito politico-elettorale di troppo. Ho scelto di far parte di questo progetto amministrativo e non rinnego questa decisione ma era ed è impossibile continuare a far finta che tutto vada bene.

Lo dico assumendomi la responsabilità che 250 cittadini mi hanno affidato e con il solo interesse di guardare alla città a cui ho dedicato tante energie in questi 2 anni, senza essere ossessionato dagli appuntamenti elettorali. Questo lo dimostrano i documenti di impegno su temi amministrativi firmati da me, dal gruppo Adesso Sulmona e dal Sindaco, con scadenze precise che sono pronto a mostrare. L’unica stella polare che ha illuminato la mia attività di consigliere comunale è stato il programma di mandato su cui 7000 cittadini ci hanno espresso fiducia. Ritengo che la città di Sulmona abbia delle sfide da affrontare su cui prometto il mio impegno comunque vada questa esperienza amministrativa.

Se non potrò combattere la Snam da dentro le istituzioni – aggiunge – lo farò in strada così come il tema sanità da sottoporre alla prossima giunta regionale, la ricostruzione ed edilizia scolastica, la riorganizzazione della macchina amministrativa e la situazione cooperative. Sono pronto a portare avanti tematiche di grande respiro che diranno in che direzione futura si vuole sviluppare questa città come: la coesione territoriale, la creazione di rapporti con quella che sarà la “Grande Pescara” (attualmente inestistenti) e il “treno” Alto Sangro coadiuvati dall’ottimo presidente della provincia Angelo Caruso. Invito il sindaco, come già fatto nello scorso consiglio comunale con il mio intervento, a verificare la maggioranza sui temi amministrativi sopra riportati anche alla luce delle ultime dichiarazioni sulla stampa, questa volta valutando il contributo della minoranza consiliare con l’esclusivo intento di fare bene per la città”.

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