SULMONA – Arriva un durissimo attacco al consigliere regionale Andrea Gerosolimo da parte del consigliere comunale di maggioranza Fabio Pingue (Avanti Sulmona), che sollecita il sindaco a riprendere in mano le redini della situazione e ad affrancarsi dal suo mentore. Intanto, Sbic avvia la campagna elettorale e i confronti con tutte le forze in campo, pronti ad essere alternativa di governo.
“È arrivato il momento di rompere gli indugi, Sindaco – interviene Pingue – Questa città deve sapere se potrà contare su di te a guidarla come vero Sindaco, libero ed autonomo, se sei pronta ad affrancarti da chi ti ha malcondotto a questo punto morto. Hai fatto completo affidamento su Andrea Gerosolimo. Comprensibile Sindaco, ma, è arrivato il momento di ammetterlo: fallimentare. Gerosolimo si è dimostrato incapace anche solo di avviare un progetto amministrativo e la sua ingombrante figura ha imbrigliato tutti noi all’interno di un sistema dispotico e rissoso. Qualsivoglia forma di autonomia di pensiero o posizione parzialmente critica comportava l’immediata qualificazione di “traditore”.
Se per noi politica significa dialogo, confronto dialettico, apertura, inclusione e per voi dictat, mani obbedienti al voto, giuramenti di fedeltà e lusinghieri proclami, dobbiamo entrambi ammettere di aver sbagliato a pensare di poterci alleare in una coalizione.
Eppure la maggioranza in Consiglio, responsabilmente, non è mai andata sotto con i numeri. Al confronto con il voto in aula, ogni atto e provvedimento proposto ha ottenuto l’approvazione.
Questo non bastava però al sovrano. Lui pretendeva la sottomissione. La piena e totale adesione alle sue volontà.
Così facendo avete frammentato la città dentro le mura e l’avete isolata all’esterno, da quel territorio di cui dovrebbe essere naturale riferimento.
Adesso è il momento che tu prenda in mano il tuo destino e decida se essere veramente il Sindaco”.
Intanto, Sbic guarda avanti.
“La città deve prepararsi a un cambio totale – dicono dal movimento – La prossima volta che si voterà non dovremo affidarci ad aggregazioni posticce. Invece dovremo mettere insieme la città che si muove, i singoli e i gruppi che si occupano del bene comune. Noi di questo siamo sicuri e ci candidiamo a guidare questo nuovo movimento che dovrà essere determinato e consapevole. E’ in questo ambito che abbiamo iniziato un processo di dialogo con tutte le forze in campo. Chi si affida al vecchio modo di fare politica già balbetta di accordi che ci coinvolgerebbero. Quando e se sarà, tutto questo verrà fatto alla luce del sole e non come si è sempre fatto in oscuri conciliabili”.