SULMONA – Intervenire nell’immediatezza mettendo in atto opere utili per far fronte all’emergenza, con l’utilizzo delle risorse disponibili al momento dal Comune, e sollecitare il supporto della Regione e della Prefettura per la messa in sicurezza delle zone pericolose sul Morrone, colpito dall’incendio dello scorso anno, in considerazione anche delle condizioni meteo avverse, con l’inverno alle porte, e del noto rischio sismico. E’ quanto emerso nel summit che si è tenuto questa mattina a palazzo San Francesco a Sulmona, in seguito al sopralluogo effettuato mercoledi scorso in località Santa Lucia, nella frazione Marane, nell’area Casino Pantano, dov’è avvenuta la frana nella notte tra il 15 e 16 agosto, lambendo le recinzioni delle abitazioni. “Interveniamo da subito con azioni come la riattivazione del sentiero ostruito dalla frana, la rimozione di massi pericolosi, l’interdizione a tutti della strada interessata , attraverso il ripristino della sbarra, la deviazione, lontano dalle case, del letto creato dallo scivolamento del terreno, la mappatura dei fabbricati e della popolazione residente per predisporre servizio di prevenzione e protezione civile. Secondo gli esperti la causa principale del fenomeno, che rischia di replicarsi in altra zona sul Morrone, è attribuibile all’incendio dello scorso anno, ma a contribuire in maniera incisiva sono anche le forti piogge, come quelle di ieri, che potrebbero rivelarsi pericolose per le abitazioni. E’ necessario il supporto della Regione e della Prefettura per una situazione che si rivela importante e assolutamente da non sottovalutare. Ci auguriamo massima attenzione da parte della Regione affinchè non avvenga quanto già accaduto con via Turati, dato che i pericoli sono seri e va salvaguardata la cittadinanza. Faremo il possibile nell’immediato nell’interesse dei cittadini per ridare serenità ai residenti delle zone coinvolte”. E’ quanto afferma il vice sindaco Nicola Angelucci, che ha convocato con urgenza il summit odierno, al quale hanno partecipato l’assessore comunale alla Protezione Civile Antonio Angelone, Catia Di Nisio dell’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, il colonnello dei Carabinieri Forestali Luigi Margarita, il comandante dei Carabinieri Forestali Sulmona, Roberto Tirino, il comandante ì Carabinieri Forestali Parco Maiella Pacentro, Sandro Moroni, il professor Nicola Sciarra dell’Università Chieti-Pescara, come consulente della Protezione Civile regionale, Riccardo Rucci della Protezione Civile Abruzzo, Vincenzo Ingani del Parco Nazionale Maiella, il dirigente del IV Settore ing Amedeo D’Eramo, i funzionari comunali, ing Alessio Caputo e Marco Di Meo, il comandante Polizia Locale, Antonio Litigante e Michele Andreozzi della Sarelf. “Entro la fine dell’anno sarà presentato il progetto, come ha riferito il professor Nicola Sciarra, inerente la mappatura della pericolosità e del rischio sismico del Morrone, utile per poter accedere a maggiori risorse” aggiunge il vicesindaco Nicola Angelucci.
Secondo l’assessore comunale alla Protezione Civile Antonio Angelone “la frana è stata un campanello d’allarme ed è doveroso mettere in atto subito tutto il necessario per la tutela della popolazione. Non c’è un minuto da perdere, con un intervento di tipo straordinario, per una situazione che si rivela pericolosa. Ci siamo già attivati al riguardo per operare velocemente così da eliminare il pericolo imminente. Chiediamo alla Protezione Civile regionale di fare la sua parte. Ho sollecitato anche il funzionario del Parco” conclude Angelone “affinchè sia ripristinata anche una adeguata segnaletica”. La riunione si è conclusa con l’annuncio di un nuovo summit da tenersi nei prossimi giorni.