SULMONA – Lo stop al progetto del metanodotto Larino Chieti, carente della Vas (Valutazione ambientale strategica) sollevano i comitati cittadini per l’a,vivente che ricordano come tale per,esso mamchi anche da sempre ai progetti di centrale e metanodotto Snam. Così l’auspicio è ora na retromarcia almeno al via libera della centrale.
“Le dichiarazioni del Ministro Costa confermano quanto da noi sostenuto daquasi undici anni nella battaglia contro il progetto della Snam (centrale e metanodotto), in quanto pongono l’accento su come grandi opere vengano autorizzate omettendo valutazioni imprescindibili ai fini di una corretta procedura autorizzativa, come la V.A.S – ricordano gli ambientalisti – Riteniamo doveroso precisare che abbiamo fatto presente questa grave inadempienza da parte della società Snam, inserendola tra i principali vizi procedurali del progetto, già con le osservazioni inviate ai vari Ministeri (Ambiente, Infrastrutture, MISE, Mibact ed agli altri Enti preposti) il 2 marzo 2010(osservazioni metanodotto e centrale di compressione), il 13 agosto 2014 per il tratto Foligno-Sestino enelle osservazioni del 15 gennaio 2015 con l’avvio del procedimento per la costruzione del metanodotto Sulmona-Foligno. In quest’ultime, oltre alle criticità e alle interferenze dell’opera, è stata circostanziata anche la vera finalità del progetto (Hub del gas).
La mancata V.A.S. nel progetto metanodotto e centrale Snam, è stata anche oggetto di ricorso alla Commissione Europea, con raccolta firme, nel dicembre del 2010 presentato dall’Associazione Ecologista G.R.I.G. Sardegna, la stessa Associazione che sta seguendo il ricorso al T.A.R. contro l’autorizzazione della centrale di compressione dell’8 marzo scorso.
Nelle conferenze di servizi, sia presso il MISE che presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Abruzzo e il Comune di Sulmona hanno sempre rimarcato la mancata V.A.S e la V.I.A. unica nel progetto Snam, ma i funzionari del MISE e il Governo in carica a dicembre 2017, hanno proceduto ugualmente ad autorizzare la centrale di compressione di Sulmona e tentato di accelerare la conclusione dell’iter per il metanodotto il 4 aprile scorso nella prima riunione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Auspichiamo che la stessa attenzione che il ministro dell’Ambiente Costa ha posto in essere per la mancata V.A.S nell’autorizzazione del metanodotto Larino-Chieti –venga estesa anche agli altri progetti infrastrutturali in fase di approvazione e costituire un precedente che faccia da apripista nel riesaminare opere come il metanodotto Sulmona-Foligno con la centrale di compressione da realizzare nel Comune di Sulmona – già approvata e per la quale sono già iniziati i carotaggi –, ambedue carenti della V.A.S.”.