SULMONA. ”Il principio di precauzione dovrebbe trovare sempre applicazione nelle decisioni che riguardano impianti potenzialmente pericolosi poiche’ non si possono escludere, con adeguato margine di certezza, rischi per la salute e l’incolumita’ delle popolazioni interessate, tenuto conto che nessun manufatto resiste in caso di sisma quando attraversa o interseca una faglia. E questo principio scientifico inconfutabile e’ ben noto ai geologi dell’Ingv”. Sono i comitati cittadini per l’ambiente a rivendicare il fatto che il parere dell’Ingv sarebbe dovuto essere vincolante.
”Questi rilievi erano necessari e dovuti – aggiungono gli ambientalisti – in mancanza di tali studi, non avrebbe dovuto dare parere favorevole per il rilascio della compatibilita’ ambientale. Noi continueremo a vigilare ricordando ai nostri rappresentanti istituzionali che il ruolo della politica e’ più che mai decisivo anche in questa fase cosi’ avanzata del procedimento”.