Il romanzo-verità su Moro sarà presentato sabato 26 a Roccaraso

ROCCARASO. Il romanzo-verità sull’Italia dei giorni del rapimento Moro sarà presentato sabato 26 maggio alle ore 18 al Rosso & Nero di Roccaraso in un caffè letterario organizzato dall’associazione Obiettivo Comune.

Il segreto” (Chiarelettere) è un vero caso editoriale a firma di Antonio Ferrari, giornalista, dal 1973 al Corriere della Sera, per tanti anni inviato speciale e oggi editorialista del principale quotidiano nazionale. Ferrari ha pubblicato diversi libri, tra cui “Voci senza filtro” in cui racconta i retroscena delle interviste fatte a ventisette leader mondiali prima della caduta del Muro.

A dialogare con l’autore durante la presentazione del libro ci sarà uno dei volti più noti di Rai News 24, la conduttrice del telegiornale Daiana Paoli. Introdurrà i due ospiti Andrea Del Castello, presidente di Obiettivo Comune.

Nel mese del quarantesimo anniversario della morte di Aldo Moro, arriva anche a Roccaraso l’occasione di ricordare la figura dello statista democristiano, attraverso un romanzo che spiega anche i risvolti internazionali della vicenda.

Il romanzo fu scritto nei primi anni ’80, ma per 35 anni nessuno ha voluto pubblicarlo. Troppo vero e troppo imbarazzante per le case editrici. Commissionato a Ferrari con non poche pressioni dal Corriere della Sera devastato dallo scandalo P2, tenuto nel cassetto per anni, questo romanzo avvincente e coraggioso anticipava quanto poi in parte confermato da nuove testimonianze e dalle commissioni d’indagine sul delitto Moro.

“Tanti dettagli che sembravano indimostrabili e figli della dietrologia”  sostiene oggi l’autore “purtroppo o per fortuna si sono dimostrati veri. Fu davvero un orrendo complotto, che oggi non fa più paura raccontare, o forse ne fa molta meno. I giovani, che in quegli anni non c’erano, scopriranno che cos’era l’Italia di allora, il terrorismo, la rabbia di chi si sentiva escluso, le aspre battaglie politiche, le maldicenze, la paura. Gli altri troveranno qualche risposta alle tante domande che già allora ci eravamo posti”.

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