Strade provinciali chiuse, Pingue: danno enorme all’economia

SULMONA. ”L’improvvisa chiusura delle strade provinciali e’ un atto gravissimo che avra’ ripercussioni negative sul nostro territorio non solo nell’immediatezza ma per anni”. EE’ la DMC Terre d’Amore che interviene sulla repentina e incomprensibile decisione dell’amministrazione provinciale, di chiudere importanti arterie stradali del Centro Abruzzo senza indicare piani di intervento e tempi di riapertura.

Lavoriamo, con tante associazioni ed eroici titolari di attivita’, per lo sviluppo del turismo in Valle Peligna, Valle del Sagittario e Subequana, ma ogni sforzo viene vanificato dalla insensibilita’ dell’amministrazione. L’incolumita’ pubblica non puo’ essere evocata improvvisamente se fino a ieri la situazione delle strade era ritenuta non emergenziale. Esigiamo da oggi rispetto per i nostri operatori e lungimiranza per la valorizzazione dell’Abruzzo interno, anche attraverso la manutenzione viaria”.

La gravissima situazione sta provocando danni irreversibili a decine di attivita’ che rischiano di chiudere se l’Amministrazione provinciale non provvedera’ nei prossimi giorni a trovare una soluzione. Preoccupato anche il presidente della DMC Terre d’Amore, Fabio Spinosa Pingue, che in una lettera inviata al presidente della Provincia Angelo Caruso, lancia il suo appello affinche’ l’ente provveda al piu’ presto a riaprire le strade.

Caro Presidente sono a sollecitarti la messa in sicurezza con consequenziale riapertura al traffico locale e turistico delle strade provinciali della nostra destinazione turistica Sulmona/Valle Peligna con particolare attenzione alla strada che porta al valico di  Passo San Leonardo. So che stai facendo enormi sforzi per reperire risorse e disponibilita’. Ora, pero’, serve accelerare i tempi.  La stagione turistica e’ alle porte e noi dobbiamo essere tutti pronti per offrire servizi e logistica. Grazie per l’impegno che vorrai assicurare per trovare un’immediata soluzione”.

Fabio Spinosa Pingue, DMC Terre d’Amore Sulmona Valle Peligna.

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