SULMONA – Il personale medico e’ insufficiente come pure insufficiente e’ il numero degli Opertaori socio sanitari (O.S.S.), i posti letto sarebbero adeguati ma vengono spesso occupati da pazienti provenienti da pronto Soccorso e Medicina, inoltre le strutture sono carenti dal punto di vista della sicurezza, dell’efficienza strutturale e del layout operativo.
E’ questo quello che emerge dalla visita che questa mattina la Senatrice Gabriella Di Girolamo ed il consigliere Regionale Gianluca Ranieri hanno effettuato presso il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Sulmona. Ad accoglierli la caposala ed il responsabile facente funzioni che hanno illustrato ai portavoce 5 stelle la situazione.
continui tagli strutturali e le difficolta’ giornaliere che vive l’Ospedale sulmonese, ci ha portato a fare una visita nel reparto di Chirurgia. Dall’incontro sono emerse numerose criticita’ a cominciare dalla carenza del personale O.S.S., che genera demansionamento per il personale infermieristico e non permette una copertura continuativa con ovvi problemi di gestione delle emergenze, in particolar modo durante la notte. Tali condizioni si sostanziano in turni di lavoro straordinario che viene generosamente prestato dagli operatori, spesso oltre gli orari contrattuali, nella piena consapevolezza che tale lavoro non verra’ puntualmente retribuito e la carenza di personale riguarda anche la categoria dei medici: il reparto sconta infatti il ritardo ormai semestrale per la nomina del nuovo primario, i chirurghi sono in numero appena sufficiente a garantire la continuita’ del servizio, sono spesso costretti a turni extra e la situazione potrebbe peggiorare qualora il reparto di chirurgia di Castel Di Sangro, che dipende dall’unita’ operativa di Sulmona dovesse trovarsi in difficoltà, cosa ad oggi assai probabile”.
Nonostante le numerose carenze rilevate questa mattina in reparto – continuano i portavoce – il personale riesce a svolgere un eccellente lavoro dimostrato dai numeri:
da 5 mesi l’attivita’ chirurgica del reparto e’ aumentata non solo in termini quantitativi ma anche di complessità di interventi”.