Caserma agenti al carcere, arriva soluzione tampone ma resta stato agitazione

SULMONA – La direzione del supercarcere arriva in soccorso agli agenti penitenziari e offre stanze e uffici da adibire a camere da letto. Gli spazi, però, saranno pronti non prima di una decina di giorni, per questo oggi pomeriggio nella lunga assemblea della Uil è stato confermato lo stato di agitazione degli agenti per la chiusura improvvisa della caserma interna al supercarcere.

Intanto, i sindacati chiederanno anche di vedere la relazione tecnica di inagibilità sismica commissionata dall’Amministrazione penitenziaria che riguarda però solo il piano delle camere e non bar e mensa della palazzina a cinque piani.

“Chiederemo di vedere le carte delle verifiche tecniche eseguite – interviene il segretario generale della Uil Mauro Nardella – perché vogliamo capire come sia possibile decretare l’inagibilità solo di una parte della struttura. Per questo invochiamo un’azione sindacale unitaria che possa sollecitare una soluzione valida nel breve periodo. Ringraziamo il direttore Sergio Romice per la disponibilità mostrata e speriamo che si riesca a trovare una sede alternativa a breve”.

Ricordano il problema sicurezza e auspicano una soluzione a breve anche gli avvocati.
“Si auspica – interviene il presidente dell’Ordine Luca Tirabassi – la sollecita adozione, da parte degli Enti competenti, di ogni iniziativa finalizzata alla messa in sicurezza della Caserma e, comunque, nell’immediato, alla individuazione di soluzioni alternative idonee a soddisfare le esigenze cui la stessa era preposta, così da mantenere la piena efficienza e funzionalità dei livelli di sicurezza. Ciò anche in ragione del programmato aumento dei detenuti da ospitare nella Casa di Reclusione, la cui importanza strategica per l’intero territorio è ben nota od occorre assolutamente preservare”.

Anche la Cgil, attraverso Anthony PasqualoneGiuseppe Merola Gino Ciampa, chiede “l’intervento del provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria per una soluzione temporanea congrua”.

Intanto, una parte dei 50 agenti pendolari che usavano gli alloggi ogni notte sono stati ospitati in cinque stanze messe a disposizione della Scuola di Polizia penitenziaria.

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