Mensa scolastica, Cgil chiede di tutelare interessi dei bambini e M5S di promuovere i prodotti locali

SULMONA – “Chiediamo di voler bandire una gara, basata sul prezzo economicamente più vantaggioso e non sul massimo ribasso, oltre ad aumentare il costo del pasto rispetto agli anni passati, cosi da poter premiare le società che daranno un servizio migliore presentando progetti che valorizzano oltre ai prodotti locali tipici , anche le modalità di gestione del servizio”.

Così Luigi Antonetti della Filcams Cgil della Provincia dell’Aquila interviene sul caso del servizio mensa.  Secondo la Filcams Cgil “un pasto dignitoso fa si che sempre più persone usufruiscano dei pasti e meno dei panini , tutelando anche il personale dipendente delle società di ristorazione che ogni giorno vengono chiamate a produrre pasti freschi e genuini”. Da qui la richiesta del sindacato che auspica “che venga bandita una gara europea ( quello che il Comune ha già fatto,ndr) degna della stessa, che stabilisca dei criteri di assegnazione di punteggio, verosimilmente volta alla qualità del servizio stesso, dando una certa priorità anche alla salvaguardia dei prodotti tipici locali, che garantiscono di certo un servizio di spessore a tutti i bambini e docenti che ne dovranno usufruire, e garantire anche a tutte le società che vorranno partecipare alla bando gara, di partire tutti a parità di condizioni di trattamento”.

Sul caso interviene anche il gruppo MeetUp dei 5 Stelle, che chiede di favorire i prodotti locali.

“Nel capitolato di appalto del bando la premialità per i prodotti locali è ridotta a soli 8 punti. Invece 16 punti vengono assegnati ai prodotti biologici, Dop e Igp, che provengono solo dal resto d’Italia e dall’Europa. Si tenga infatti conto che i prodotti IGP locali sono soltanto i vini, che non è certo  il caso di dare ai bambini delle scuole!”, spiegano.

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