Ultimo ufficiale della Brigata Majella compie 98 anni

Compie 98 anni oggi,
Gilberto Malvestuto (foto), ultimo ufficiale in vita della Brigata
Maiella, l’unica formazione partigiana italiana decorata con
medaglia d’oro durante la Resistenza.
Malvestuto era tenente nella compagnia mortai della Brigata
composta per lo più da abruzzesi, che dopo la liberazione di
Sulmona nel giugno 1944 proseguì il percorso verso nord alle
dipendenze dell’Armata alleata per finire il 21 aprile 1945 con
l’entrare tra i primi nella Bologna liberata.
«Eravamo animati dallo spirito della libertà, volevamo la
democrazia, ecco perchè oggi quando vedo quegli sciocchi che
fanno il saluto fascista mi rendo conto che non capiscono nulla,
che sono dei cretini, che la storia non è entrata nel cuore di
questa gente. Gli facessero vedere le migliaia di partigiani
impiccati dai tedeschi piuttosto», commenta un lucidissimo
Malvesuto che oggi ha festeggiato il compleanno con tutti i
familiari.
«So solo io che esperienza fu quando con il mio plotone ci
mandarono vicino Bologna per tirare fuori da un fosso 10
partigiani uccisi dai fascisti, mi ricordo ancora ora il fetore
emanato da quei poveri corpi», prosegue Malvestuto.
«La libertà è troppo bella, io a 9 anni presi uno
schiaffone perchè uscii da una fila nella quale ero inquadrato
come balilla, se passava il labaro e non ti scappellavi ti
menavano – insiste il partigiano sulmonese – I fascisti erano
forti coi deboli e deboli coi forti, e io non lo potevo
sopportare. Ai miei figli ho voluto consegnare una società
libera di pensiero, quello che aveva il comandante Ettore
Troilo, fondatore della Brigata Maiella, un grande italiano,
entusiasta e galvanizzatore di giovani», chiude il tenente
Malvestuto.

 

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