Viadotti autostradali da mettere in sicurezza, Casini chiama in causa il Governo

SULMONA – “Il problema della manutenzione delle grandi infrastrutture, messo in evidenza dalla tragedia di Genova, deve ora essere da sprone per una improcrastinabile e urgentissima messa in sicurezza dei viadotti Peligni in particolare quelli di Cocullo e Bussi  che versano in situazioni particolare degrado.  È ormai tempo di agire e chiediamo al Governo di farsi garante per accelerare la messa in sicurezza dei viadotti che oggi restano i principali collegamenti verso Roma e Pescara e uniche vie di comunicazione per i soccorsi in caso di calamità nelle nostre aree così fragili. Non mi sembra una cosa di poco conto su cui si possa ancora riflettere”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria CasiniLa concessionaria Autostrada dei Parchi ha il dovere di occuparsi della sicurezza dei viadotti della A24 e A25,  provvedendo ad una urgente manutenzione, per superare le evidenti criticità nei vari tratti. Punti che, insieme agli altri sindaci della Valle Peligna, ho già segnalato come pericolosi negli anni scorsi. Questa emergenza non può far rispuntare il pessimo e contrastato progetto delle varianti autostradali di Toto, peraltro già bocciato dal precedente Governo e incredibilmente rispolverato e auspicato dal sindaco di Castelvecchio Subequo Pietro Salutari. Il progetto  mirerebbe a ridurre, infatti, di circa 30 km il percorso autostradale prevedendo la contestuale demolizioni dei viadotti Peligni per la messa in sicurezza e l’adeguamento delle autostrade A24 e A25 con la contestuale realizzazione di altrettanti chilometri di nuove gallerie a doppia canna che consentirebbero di accorciare le autostrade A24 e A25, sforbiciando le zone piene di curve, trasformando un tracciato in un lungo rettilineo. Non è questo però il salto nel futuro che le nostre aree interne attendono da molto tempo, di cui parla il sindaco Salutari. Questo enorme tunnel da Cerchio a Bussi avrebbe avuto come principale conseguenza l’eliminazione dei caselli di Pescina, Cocullo e Pratola Peligna/Sulmona e come unico risultato il risparmio di appena 10 miseri minuti tra Roma e Pescara. Prezzo pagato dai territori: uno scempio ambientale di aree ad alto rischio sismico (geologi interpellati hanno illustrato i grandi rischi che comporterebbe realizzare tunnel e gallerie a ridosso delle principali faglie sismiche della nostra area) e ulteriore isolamento di intere comunità della Valle Peligna, Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro, impedenti accesso al Parco nazionale della Maiella e area industriale di Sulmona, già molto sofferente” conclude il sindaco Annamaria Casini Non vogliamo sentire più parlare di quel progetto inutile: è uno scempio ambientale che di fatto prevede la cancellazione di un intero territorio”.
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