“Crisi in Comune”: la nostra crisi in comune

La situazione, particolarmente seria al Comune di Sulmona, impone che si abbandonino le usuali liturgie politiche. Tradotto: non si scherza, non si sbaglia più. È il momento che ciascun attore dica chiaramente cosa pensa e cosa intende fare.

Per prima la sindaca, dica se ritiene di essere nella condizione di poter guidare questa città e se ritiene comunque di averlo fatto “bene” finora; se fosse questa la sua convinzione ci troveremmo di fronte ad un preoccupante distacco dalla realtà percepita dai più. Se al contrario ha delle idee, se ritiene di non aver potuto esprimere tutte le sue potenzialità dica ancor più chiaramente cosa intende fare di concreto e lo proponga a tutti i consiglieri comunali.

Da questi ultimi ci si aspetta di sapere se sono convinti di poter trovare nuove forme di coesione e se ritengono di essere disponibili, realmente, dichiarino con chiarezza quali sono i loro intenti, quali progetti hanno: non generici, pochi, puntuali, precisi, con relative coperture finanziarie o con le indicazioni di precisi percorsi politico/amministrativi da intraprendere.

Se tutto questo si riesce a mettere in atto, allora probabilmente varrà la pena di tentare l’ennesima ricucitura, altrimenti sarà nell’interesse di tutti, della sindaca in primis, chiudere quest’esperienza.

PS. Rete5 assumerà sull’argomento, nei prossimi giorni, un’iniziativa con obiettivo dichiarato di “aiutarli a casa loro”.

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