100 positivi in Valle Peligna con rete contatti in tilt: sindaco chiede investimenti su personale e macchinari

SULMONA – Oggi in Valle Peligna siamo a 100 casi positivi e la gestione della rete dei contatti in sorveglianza inizia a mostrare i segni di cedimento inevitabile. La tendenza è in questo momento in aumento e il rischio che il sistema salti come accaduto in altre aree c’è.

Per questo ieri c’è stata una riunione in teleconferenza convocata dal Presidente Marsilio con l’Assessore regionale alla sanità Verì e i sindaci dei Comitati Ristretti.

“Si accelererà il potenziamento della rete Covid e l’adeguamento dei pronto soccorsi che nel nostro territorio significa essenzialmente sistemare la precaria situazione del nostro Pretriage per superare l’attuale percorso molto disagevole per operatori e pazienti – annuncia il sindaco Casini – Speriamo in tempi brevi.

Per questo ho fatto presente la sempre più pressante necessità di rinforzare gli organici attingendo dalle graduatorie attive e utilizzando ogni altro strumento disponibile senza indugio.
E’ il momento degli investimenti non solo per potenziare i reparti covid, ma anche i servizi di medicina territoriale per evitare che i pazienti contagiati non arrivino in ospedale, senza però depotenziare gli altri servizi e reparti negli ospedali covid free che devono poter operare per garantire il diritto alla salute dei cittadini anche per le altre patologie perché si può morire anche di altro.

Ho chiesto un maggior coinvolgimento dei Medici di Famiglia e dei Pediatri nella gestione dei casi covid domiciliari con protocolli adeguati per rinforzare il più possibile la rete territoriale.

Si deve scongiurare infatti la saturazione dei posti letto Covid regionali e dunque che si intacchino di conseguenza di nuovo gli ospedali non covid come accaduto nella I fase.

Il momento è molto critico. Si è invocata la massima collaborazione istituzionale e il senso di responsabilità di tutti e oggi tutti dobbiamo collaborare.
Queste restrizioni vanno accompagnate con i comportamenti rigorosi nella vita quotidiana con l’uso di mascherine, distanziamento e igiene accurata.
I sacrifici richiesti oggi devono scongiurare una chiusura generalizzata e nuovi lock down domani che sarebbero gravissimi per il nostro sistema economico e sociale”.

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