“Caro Andrea
continui a propinarci i tuoi pistolotti relativi alle sofferenze di cui sei stato e sei ancora vittima.
Sul piano personale meriti certamente la solidarietà delle persone politicamente oneste e di buon senso. Sul piano politico le cose stanno diversamente.
Un noto e navigato politico diceva che “la politica è sangue e merda” e chiunque abbia fatto politica ha potuto constatarne la veridicità.
Le sofferenze che stai patendo sono poca cosa rispetto a quelle subite da altri che hanno prodotto lacerazioni profonde, famiglie rovinate, carcerazioni, processi lunghissimi per finire in scontate assoluzioni e forti dispendi economici (ne so qualcosa).
Non ti é consentito usare le sofferenze patite per farne scudo alle tue responsabilità politiche e per darti l’alibi di fuggire.
In questi giorni molti hanno fatto rilevare che la colpa del degrado della politica nella nostra città è di tutti i cittadini. Io condivido in piccolissima parte questa analisi, perché le colpe vanno comunque calibrate in base ai ruoli che sono stati svolti e al peso che ciascuno ha avuto nella nostra società.
Tu nei decenni scorsi di responsabilità e di peso ne hai avuti in gran misura.
Nonostante ciò, come consigliere comunale hai raccolto solo il record di aver fatto saltare tutte le amministrazioni comunali nelle quali sei stato consigliere, (in questo campo sei insuperabile) e niente altro, distinguendoti così in una specialità che hai continuato a coltivare anche dopo che non eri più nella assise civica, vedi la amministrazione Ranalli o quella in corso di Gianfranco Di Piero.
Come consigliere regionale e come assessore non sei riuscito a partorire nessuna iniziativa di rilievo e nessuna idea forte. In questa direzione hai dimostrato di essere un analfabeta politico.
Se qualche iniziativa in difesa della città ti ha visto attivo é poca roba. Un leader si distingue se sa ideare un progetto complessivo che crei entusiasmo, dinamismo e quindi sviluppo.
Di questo tu non solo non ne sei stato capace ma con la tua inazione hai diffuso nella nostra comunità un acuto senso di rassegnazione che si è trasformato in una grave depressione dalla quale non credo si potrà uscire nel breve termine.
In un tuo recente post ti sei furbescamente tirato fuori dalla mischia dichiarando che “da cittadino speri di assistere a un confronto tra una coalizione di centro sinistra e una di centro destra (a quanto pare il civismo si è sciolto) e che si possa battagliare sulle idee per la città”, in un altro post ci hai invitato ad essere audaci.
No caro Andrea, é troppo comodo, anzi, di più, la tua è una scelta opportunista con una vena di viltà.
Tu devi assumerti le tue responsabilità, devi avere l’audacia che stai chiedendo, e che hai già chiesto a noi tre anni fa (e che tu non hai avuto), restituendo alla tua comunità la forza e il potere che ti hanno dato (nelle ultime elezioni comunali e nelle recenti regionali).
Non è politicamente morale che tu la chiuda nella tua personale cassaforte.
Devi restituirla e reinvestirla a favore di chi te l’ha delegata dando al nostro territorio gli strumenti per arginare il degrado che la sta soffocando.
Hai la possibilità di farlo.
Per favore non ci raccontare la favoletta che non hai più incarichi politici, non ci crede più nessuno. Hai la possibilità dimostrare ai tuoi figli che sei una persona capace di gesti coraggiosi e di saldare conti in sospeso.
Ti va dato atto che hai una straordinaria capacità di raccolta del consenso e una potente macchina organizzativa, ora hai il dovere di utilizzarla per la tua Comunità.
È una preziosa occasione per togliere la punta alle frecce velenose e trasformarle in apprezzamento e riconoscenza.
Solo dopo che avrai riscattato te stesso, se ancora lo vorrai, potrai mollare ma non fuggire”.
Franco Iezzi