Economia: chiarimenti del Mit sul salva casa dell’Unitel

ROMA – Il 6 dicembre scorso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sul sito web istituzionale, ha chiarito che “Il decreto-legge Salva-Casa è una legge dello Stato che deve essere attuata da tutte le Amministrazioni territoriali competenti” specificando che, la norma “…non richiede l’adozione di atti attuativi da parte del Governo”.

«Un chiarimento che – dichiara il presidente dell’UNITEL – Unione Nazionale Tecnici degli Enti Locali, arch. Claudio Esposito – lascia sorpresi. Infatti non è in discussione che la norma non fosse pienamente vigente, come tra l’altro recita l’art. 1 della legge che afferma, come da prassi, che “è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato”.»

«Ci aspettavamo – continua Esposito – come tecnici comunali, aventi la funzione di osservare la legge e farla osservare, non una nota dove si afferma che “In nessun caso si può attribuire al Governo la responsabilità dell’inattuazione di queste misure”, ma un correttivo delle criticità rilevate da più fronti (tecnici comunali, liberi professionisti, imprese, ecc), criticità che non possono, e non devono, essere lette come una contrapposizione al Legislatore, tanto da necessitare di una dichiarazione di deresponsabilità, ma che dovrebbero essere di stimolo e far attuare quelle modifiche necessarie a rendere operativa una norma, vigente, ma con difficoltà applicative »

«Chiediamo quindi come tecnici pubblici, a servizio dello Stato e dei cittadini, in chiave collaborativa e di supporto, come sempre fatto nelle nostre proposte – prosegue il presidente UNITEL – che sia presto emanata l’annunciata circolare esplicativa e che si apportino alla norma quei correttivi necessari ad evitare molteplici interpretazioni e ad eliminare le incongruenze che potrebbero portare, quasi sicuramente, a rallentamenti e contenziosi, vanificando i buoni auspici e gli obiettivi di semplificazione dei processi amministrativi, perseguiti dalla norma stessa.»

«Vogliamo infine segnalare, nuovamente, a tutti i fautori della novella normativa, conclude l’arch. Esposito –che l’UNITEL, come associazione di rappresentanza degli uomini e delle donne impegnate quotidianamente a prestare il proprio servizio per il bene pubblico, con le proprie competenze e conoscenze, derivanti non solo dal curriculum di studi ma anche da anni di esperienza, intende rinnovare la propria disponibilità, in uno spirito di collaborazione e non certo di contrapposizione con l’operato del legislatore, con l’unico scopo di migliorare la norma per favorire la sua applicazione pratica, sia dai soggetti pubblici che dagli operatori privati. Ciò ovviamente nel rispetto dei principi di legalità, economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza che devono contraddistinguere l’operato della pubblica amministrazione.

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