MARELLI SULMONA, FIOM: QUADRO IN PEGGIORAMENTO CON AUMENTO ESUBERI

SULMONA – In occasione dell’incontro nazionale con la Marelli che ha avuto luogo in data odierna a Roma, l’azienda ha annunciato per il 2025 un ulteriore scarico produttivo per lo stabilimento Marelli di Sulmona con conseguente aumento degli esuberi, che passano dagli attuali 85 a 147.

Scrivono in una nota alla stampa le rappresentanze sindacali della FIM-FIOM-UILM-UGLM territoriali ed RSU della Marelli Sulmona.

La flessione riguarderà il settore legato all’auto, ma è stato anche comunicato che è in atto un processo di insourcing da parte del cliente quasi esclusivo che è la ex Sevel di Atessa, a fronte del quale la Marelli di Sulmona si vedrà sottratte a partire da inizio 2025 le produzioni e relativo fatturato dei semicorner che, appunto, verranno realizzate direttamente dalla ex Sevel stessa.

Una doccia fredda che inaugura un pericoloso processo di internalizzazione di produzioni da parte del cliente con il quale, come dichiarato dalla stessa direzione aziendale Marelli, lo stabilimento di Sulmona è praticamente “in simbiosi”, visto che dipende in tutto e per tutto dalle commesse ex Sevel.

Cosa impedisce alla ex Sevel di intensificare questo processo di insourcing a danno dello stabilimento peligno? La risposta di oggi dell’azienda su questo punto è sembrata a dir poco vaga.

Va inoltre sottolineato che gli ammortizzatori sociali a disposizione dello stabilimento Marelli di Sulmona iniziano pericolosamente a scarseggiare: per esaurimento degli ammortizzatori “normali”, ad agosto 2025 sarà infatti necessario ricorrere ad ammortizzatori in deroga, i quali saranno in grado di traguardare solo ulteriori 12 mesi.

Poiché incontro dopo incontro il quadro della Marelli di Sulmona non fa che peggiorare, quale è la prospettiva di uscita da questo tunnel?, concludono i sindacati.

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