CHIETI – Si è tenuta ieri, presso il Foyer del teatro Marrucino in Chieti, la presentazione dell’anteprima del Lunario 2023. Il tema di questa edizione “Il brindisi delle Radici”.
Ad apertura lavori sono stati comunicati alla platea i saluti posti dal Vicepresidente della Regione Abruzzo nonché Asessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
L’almanacco enogastronomico per eccellenza, “Il Lunario”, ne ha fatta di strada su intuizione del suo deus ex machina, il giornalista gourmet Ugo Iezzi, con la collaborazione del collega Mario D’Alessandro, che ha sempre maniacalmente rivisitato detti, tradizioni, piatti , indovinelli e del professor Gianfranco Tartaglia (Alias Passepartout) raffinato vignettista con un tratto tutto suo, unico ed accattivante, sempre capace di dare quel “quid pluris”, la famosa ciliegina sulla torta del Lunario di turno.
L’almanacco enogastronomico per eccellenza, “Il Lunario”, ne ha fatta di strada su intuizione del suo deus ex machina, il giornalista gourmet Ugo Iezzi, con la collaborazione del collega Mario D’Alessandro, che ha sempre maniacalmente rivisitato detti, tradizioni, piatti , indovinelli e del professor Gianfranco Tartaglia (Alias Passepartout) raffinato vignettista con un tratto tutto suo, unico ed accattivante, sempre capace di dare quel “quid pluris”, la famosa ciliegina sulla torta del Lunario di turno.
Sono intervenuti, tra gli altri, in primis il padrone di casa il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il presidente nazionale delle città del vino e sindaco di Tollo Angelo Radica, il presidente degli Achilliani Maurizio Formichetti, Giuseppe Nubile presidente di Docemus Onlus, lo Chef Santino Strizzi, la sommelier Annamaria Acunzio, Valerio Cesarini, Presidente Wigwam Chieti. Gradita presenza quella di un amico del Lunario, l’europarlamentare Mario Furore, che ha dato nota dei fondi europei previsti per i comuni. Interessante siparietto poi tra il sindaco Ferrara ed il Dott Nubile, in passato suo professore universitario. Insomma tutto sul serio e semiserio con finale Brindisi delle Radici… ormai d’obbligo.