TUA. Filovia Pescara: Sospiri presenta i primi nuovi filobus

PESCARA – “La presentazione ufficiale dei sei nuovi filobus che saranno impiegati sulla prima tratta filoviaria Pescara-Montesilvano scrive la prima pagina di un nuovo capitolo sul trasporto pubblico adriatico e abruzzese. Un capitolo che sarà caratterizzato finalmente dalla messa su strada di mezzi all’avanguardia, tecnologicamente avanzati, strutturalmente solidi e veloci, ovvero utili alla cittadinanza. E si realizza anche quel sogno nato oltre vent’anni fa che, ancor prima dell’idea stessa della ‘Grande Pescara’, voleva connettere due territori limitrofi in maniera funzionale, attraverso un percorso riservato, decongestionando, peraltro, le vie stradali limitrofe con l’abbattimento dei livelli di smog. A questo punto Pescara e Montesilvano hanno scelto ed è giusto andare avanti sulla strada dello sviluppo nell’interesse del territorio e della sua economia”.

È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla presentazione formale oggi dei 6 nuovi filobus che transiteranno su via Castellamare, ossia lungo la filovia, per collegare Pescara e Montesilvano.

Il percorso bucrocratico è stato lungo, spesso difficile, ma abbiamo sempre creduto nella bontà del progetto della filovia – ha ribadito il Presidente Sospiri –, come abbiamo continuato a ripetere ormai da vent’anni a questa parte. Abbiamo sempre difeso un Piano strategico che garantirà un taglio di due terzi alla quota di città oggi attanagliata dallo smog e che finalmente, offrendo una valida alternativa ai cittadini-utenti in termini di mobilità sul territorio, ricomincerà a respirare. Erano gli anni ’90 quando Pescara ha iniziato a sognare la sua filovia, ovvero la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa su linea elettrica a impatto zero, che, grazie all’intuizione del sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri, avrebbe goduto anche di un percorso dedicato e riservato, sfruttando l’ex tracciato ferroviario dismesso da decenni e che comunque rappresentava una ferita che divideva la città. Quell’intuizione si è tradotta, all’epoca, in finanziamenti Cipe che hanno permesso di riqualificare il tracciato, dando vita all’odierna via Castellamare, da qualcuno ribattezzata ‘strada-parco’ perché al percorso lineare riservato alla filovia si affiancano aiuole e percorsi ciclabili e pedonali, ma di fatto quell’asse non è nato né è mai stato un parco”.

“La sua destinazione è sempre stata quella di collegare in modo veloce due città, Montesilvano e Pescara, permettendo di abbattere la percorrenza dei mezzi pubblici, senza inquinare, e di rappresentare una valida alternativa alle auto private, peraltro anche consentendo di alleggerire e sgravare altre strade parallele, come viale Bovio-via Nazionale Adriatica nord e la stessa riviera nord, dal passaggio degli autobus di vecchia generazione. Sul tema si sono aperti dibattiti, contese, polemiche, tentativi di bloccare le procedure, nel frattempo il cantiere è andato avanti, e poi si è fermato per i problemi legati alla ditta che si era aggiudicata la fornitura dei mezzi. Risolta anche quest’ultima difficoltà, è subentrata la necessità di realizzare degli adeguamenti di cantiere, come la costruzione di nuove pensiline, l’abbattimento di barriere architettoniche legate all’altezza dei marciapiedi, per rendere pienamente e collettivamente fruibile la filovia, e altri piccoli dettagli oggi realizzati. Nel frattempo è evidente che è cambiato anche il clima tutt’attorno al tema della mobilità sostenibile di cui la filovia di Pescara è un simbolo di lungimiranza: oggi il transito dei filobus, così come il sistema del Bus Rapid Transport-BRT, non è più oggetto di discussione, ma sono, entrambe le opere, unanimemente considerate necessarie in una città che punta a garantire qualità della vita ai propri cittadini. A partire da oggi Pescara e i fruitori dei mezzi di trasporto pubblico potranno beneficiare di un sistema innovativo con mezzi di ultima generazione che entreranno facilmente e rapidamente nella consuetudine dei pescaresi”.

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