SULMONA – “La dinamica delle imprese in Abruzzo continua a segnare valori peggiori di quelli nazionali”. Quanto emerge, in sintesi, da un’analisi dello studioso sulmonese di economia Aldo Ronci.
“Le imprese diminuiscono di 316 unità e in valore percentuale dello 0,21% pari a 11 volte il decremento nazionale che è stato dello 0,02%. La flessione percentuale dello 0,21% posiziona l’Abruzzo al quartultimo posto nella graduatoria delle regioni d’Italia e al penultimo posto della graduatoria delle regioni del Mezzogiorno.
Le attività economiche con le flessioni più alte sono:
- il commercio con 272 imprese in meno con i dati più negativi a Pescara (-80);
- l’agricoltura con 266 imprese in meno con i risultati peggiori a Chieti (-122).
- nella ristorazione con 81 imprese in meno, con un decremento percentuale doppio
rispetto a quello nazionale e con i dati più negativi a Pescara (‐28).
Gli incrementi più alti si sono verificati:
- nelle costruzioni con 94 unità in più con i dati più positivi a L’Aquila (+37) e a
Pescara (+31);
- nelle attività scientifiche e tecniche con 83 unità in più con i risultati migliori a L’Aquila (+33) e a Chieti (+32).