Collari D’Oro. A Sabatino Aracu assegnata oggi la massima onorificenza sportiva

MILANO – “Sono molto felice del riconoscimento di oggi, in qualità di dirigente sportivo, ma soprattutto da ex atleta di sport rotellistici, ho sofferto molto negli anni per la mancanza delle nostre discipline alle Olimpiadi. Ho combattuto tanto affinchè la nostra Federazione potesse arrivare ai Giochi, come accaduto a Tokyo 2020”. Così Sabatino Aracu, presidente World Skate (federazione mondiale sport a rotelle), ha commentato la massima onorificenza sportiva, ricevuta sul palco dell’Auditorium LaVerdi di Milano, in occasione della Cerimonia di assegnazione dei Collari D’Oro del CONI.

“Una festa dello sport e dell’Italia – ha sottolineato il presidente del CONI, Giovanni Malagò – Abbiamo resistito alla pandemia. Volevamo fortemente celebrare tutte le persone che hanno meritato il Collare d’Oro, e farlo già dalla fine del 2020. Lo abbiamo fatto oggi a Milano”.

Il prestigioso premio è andato oltre che ai campioni mondiali delle discipline olimpiche, tra i quali, Dominik Paris (oro SuperG 2019), Dorothea Wierer e Dominik Windisc (biathlon), Federica Brgingone (Coppa del Mondo di sci 2020) anche a diversi atleti che si sono imposti nel torneo iridato, in particolare nella vela e nel ciclismo, come Adorni, Saronni, M. Basso, Gimondi (alla memoria), Argentin, Moser, Fondriest. Premiate anche le Società (tra le quali il Cagliari Calcio), i Media (Ansa, Mediaset, Tuttosport) e le Personalità Sportive, con il riconoscimento proprio a Sabatino Aracu (rotelle) e a Riccardo Fraccari (baseball).

“Aracu ha svolto un grandissimo lavoro – ha detto Malagò nel corso della premiazione – il presidente di World Skate è riuscito a portare nel programma olimpico e riconfermare a Parigi 2024 la nuova disciplina dello Skateboard, che fa parte della grande famiglia degli sport rotellistici. Credo che lo sport italiano debba essergli grato a vita per quello che è riuscito a fare”.

Non è il primo premio ricevuto da Aracu nel corso della sua lunga carriera, sia da atleta che da dirigente sportivo, in oltre quarant’anni. Già insignito con la Stella d’Oro al Merito Sportivo nel 1993, Aracu ha ottenuto anche la Medaglia D’Oro al Valore Atletico ed è stato per quattro volte Campione d’Europa di pattinaggio velocità. Il suo impegno a livello internazionale ha consentito l’affermazione degli sport rotellistici, inseriti prima tra le discipline dimostrative alle Olimpiadi Giovanili di Nanjing 2014 e poi tra quelle ufficiali alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018. Fino al grandissimo traguardo del riconoscimento olimpico, con lo Skateboard, ai Giochi di Tokyo 2020, e la conferma di Parigi 2024.

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