SULMONA – In una società umana che evidenzia e pone il suo interesse, esclusivamente, sul prodotto interno lordo di una nazione, l’incontro delle 20 nazioni più ricche, previsto a Roma il prossimo 30-31 ottobre 2021, è senza dubbio l’evento più importante.
A questo incontro di base mondiale, tuttavia, si è costituito, nello scorso febbraio 2021, un comitato denominato “The Last 20”, che ha riunito gli “L20”, i venti Paesi più “impoveriti” del nostro pianeta, in base alle statistiche internazionali sui principali indicatori socio-economici e ambientali. Sono i Paesi che più soffrono dell’iniqua distribuzione delle risorse, dell’impatto del mutamento climatico, delle guerre intestine, spesso alimentate dai G20.
I Paesi che prendendo parte al Last Twenty sono: Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centroafricana, Ciad, Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Guinea, Libano, Liberia, Malawi, Mali, RD Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sudan e Yemen. Questi prenderanno i volti di giovani, forse i primi e i protagonisti di quest’incontro, i rappresentanti politici e religiosi e la società civile insieme a Capi di Stato, ambasciatori, comunità delle Diaspore africane e associazioni internazionali. Tra le tappe del cammino di quest’evento, da Reggio Calabria a Milano passando per Roma, anche la città di Sulmona sarà luogo d’incontro e terreno fertile, dove far nascere semi di speranza e di giustizia sociale. Il Villaggio della Pace, questo il nome dell’ideale luogo d’incontro, sarà come una città ideale all’interno della città umana con l’intento non tanto di essere fagocitata dal tran tran quotidiano ma quello di risplendere e cambiare dall’interno, cioè rendere più umano, il nostro ambiente vitale.
Nel capoluogo peligno tale cammino farà tappa il 18 settembre unendosi agli eventi, dello stesso calibro, della città di L’Aquila, Agnone, Castelpetroso; tali momenti condivisi troveranno sintesi e compimento nella marcia della pace che si terrà il 21 settembre in Castelpetroso in occasione della Giornata Internazionale della Pace.
Il 18 settembre a Sulmona il dialogo avrà come tema la Comunicazione e Design; il fine sarà di trovare e perseguire una stretta collaborazione tra la tecnologia e l’innovazione sociale. Tanti gli addetti ai lavori che interverranno, tra questi: artisti, giornalisti, docenti universitari e perciò rappresentanti della Conferenza Episcopale italiana; anche il vescovo Michele prenderà parte ad alcuni di questi momenti di dialogo. A questa ne seguirà un’altra sull’economia circolare e lo sviluppo sociale.
Tali momenti, allora, vogliono essere delle occasioni proficue per cui incontrasi, conoscersi, discutere e fare esperienza positiva di essere cittadini del mondo. Ecco, allora, che l’esperienza di questi giorni dovrà essere il motore capace di trasportare un movimento di novità che riesca a mettere al centro la persona umana con i suoi bisogni, fragilità e punti di forza e costruire, così, un futuro nuovo e accessibile a tutti. Perciò, celebrare il Last 20 non vuol dire semplicemente dare voce a quelle nazioni impoverite ma, ancor di più, significa intessere una rete di dialogo che permetta di scrivere e vivere un patto di corresponsabilità tra ogni nazione della terra e ogni abitante di essa.