SULMONA – “È evidente che l’individuazione della figura del manager Testa sia stata l’esito di decisioni avulse dalla conoscenza del territorio, destinata a subire le conseguenze delle precoci incomprensioni in seno al governo regionale e che ha penalizzato la sanità aquilana nel periodo critico della Pandemia”. E’ quanto sostiene Marianna Scoccia, consigliere regionale del Gruppo misto, all’indomani della decisione della giunta regionale di revocare il direttore generale dell’Asl provinciale, Testa, nominando al suo posto Ferdinando Romano. “È stato proprio il periodo pandemico – sottolinea Scoccia – a far emergere le molteplici criticità di una gestione sanitaria asservita a dinamiche politiche instabili che hanno veicolato su Pescara la gran parte delle risorse economiche, impoverendo una sanità, quella delle nostre aree interne, che avrebbero necessità di investimenti e personale”. “La rimozione del manager Testa segna la fine di una governance destinata, fin da subito, ad avere vita breve. Rimane l’amara certezza che saranno i cittadini dell’Aquila, della Marsica e della Valle Peligna a pagare il prezzo altissimo di una gestione sanitaria precaria ed inconcludente. Una programmazione sanitaria ferma al 2018, priva di investimenti e fatta solo di slogan da campagna elettorale come abbiamo potuto constatare con la bozza della rete ospedaliera; un atto arrivato in netto ritardo visto che rappresenta la programmazione 2019/2021 e che dovrà essere ancora approvato prima dal consiglio regionale e poi dal tavolo di monitoraggio – precisa Scoccia – la responsabilità politica di questo marasma gestionale è del Governo Marsilio , in particolare della Lega, impegnato, fin dall’inizio della legislatura, a sedare lotte interne ripetute”. “A questo punto possiamo solo sperare che il nuovo manager Romano possa traghettare la nostra provincia fuori dal caos pandemico nei modi e nei tempi più giusti, per ridare alla nostra Comunità il diritto di una sanità efficiente” conclude Scoccia.