SULMONA – “Ieri alla manifestazione sulla salvaguardia del Tribunale di Sulmona -che ha giurisdizione su un ampio territorio del centro Abruzzo- tra i tanti interventi ed interviste di coloro che per anni hanno perforato accordicchi con la marsica ma che, evidentemente pentiti, si stracciavano le vesti, si è potuto ascoltare il pensiero della signora Di Girolamo, una cittadina di Sulmona che si è lamentata di quanto sta accadendo, ascrivendo l’impossibilità di affermare le nostre ragioni presso un governo nazionale di matrice tecnica.
Oggi aspettiamo quindi l’intervento chiarificatore del Senatore Gabriella Di Girolamo che risponda alla sua concittadina signora Di Girolamo, chiarendole le idee su alcuni dei seguenti aspetti per non lasciarla nell’equivoco.
In primis che questo non è un Governo tecnico, ma un governo politico sin alla rappresentanza che, tranne Fratelli d’Italia, ha il sostegno convinto e numericamente potente di tutti i partiti tra cui il Movimento 5 Stelle di cui il Senatore Gabriella Di Girolamo fa autorevolmente parte.
In secundis il Senatore Gabriella Di Girolamo dovrebbe rammentare alla signora Di Girolamo che il Ministro Guardasigilli Buonafede -sostituito solo di recente dalla Cartabia- era ed è uno dei numi tutelari del MoVimento 5 Stelle ricordando alla signora che l’ex Ministro Guardasigilli Bonafede (M5S) venne a Sulmona a promettere dinanzi al Consiglio dell’Ordine agli Avvocati alla Città e non solo che il Tribunale di Sulmona sarebbe rimasto in sede, nella completezza operativa…. e che le promesse fatte da un 5Stelle sono parola d’onore e non chiacchiere al vento.
Ci aspettiamo che il Senatore Gabriella Di Girolamo possa assicurare alla signora Di Girolamo , a tutta la Città di Sulmona ed a tutto il Centro Abruzzo, una azione forte, precisa e costante nel sollecitare al suo partito di maggioranza relativa in Parlamento e ben rappresentato nel Governo Draghi le ragioni della persistenza e dell’esistenza di un presidio di giustizia e di legalità per il territorio del centro Abruzzo convincendo peraltro sul punto i suoi colleghi di maggioranza.
E ancora, il Senatore Gabriella Di Girolamo dovrebbe doverosamente assicurare alla signora Di Girolamo ed a tutta la Città di Sulmona ed a tutto il Centro Abruzzo e a tutti quelli che si sono spesi su questi temi in questi anni, quantomeno la formalizzazione di un incontro pubblico con la Sottosegretario alla Giustizia Anna Macina (sodale del M5S) al fine di rappresentare le necessità del territorio, ricordare le promesse del Ministro Bonafede e rappresentare la forte azione di difesa del presidio del Tribunale operata dal Sen. Di Girolamo.
In ultimo il Senatore Di Girolamo dovrebbe garantire alla signora Di Girolamo -ieri intervistata di fronte al Palazzo di Giustizia di Sulmona- che si impegnerà a fare il suo dovere al fine di salvaguardare ogni aspetto della vita del territorio della città di Sulmona che dipenda da un’azione politica da condurre in Senato e nel Parlamento in generale. Io non so chi sia la signora Di Girolamo che ieri celebrava l’impotenza della politica rispetto a un Governo tecnico ma a dire il vero non so neanche chi sia il senatore Di Girolamo che finora ha brillato per l’assenza di contenuti, l’assenza di proposta, l’assenza di sostegno per la sua Città per il suo Comprensorio e per la Regione Abruzzo, cui deve il suo seggio.
Insomma, ci piacerebbe sentire dal senatore Gabriella Di Girolamo l’assicurazione alla omonima intervistata signora Gabriella Di Girolamo, che lei non è una passante, non è una commentatrice, non è un osservatore, ma lei è un Senatore della Repubblica Italiana, eletta in un collegio regionale, a cui spetta il compito di sostenere le istanze del territorio rappresentato, a cui è delegato il compito Costituzionale di proporre emendare e votare le Leggi. Di fare.
Infine corre l’obbligo di ringraziare la signora Gabriella Di Girolamo perché con la sua intervista ha rammentato al Senatore Gabriella Di Girolamo che un Senatore della Repubblica Italiana ha l’obbligo di proposta e di sostegno delle necessità del popolo italiano presso il Governo legittimo in carica, da chiunque sia condotto, tecnico o politico, sia esso amico, sia esso conoscente ma sostenuto nell’ombra, sia esso avversario e che è vero, un emendamento buttato lì all’ultimo momento non basta se prima non si sono intessute relazioni significative con i membri del governo… Altrimenti ci penso io”.
Elisabetta Bianchi Consigliere Comunale