SULMONA – E’ morto questa notte nel sonno Marco Di Paolo, 53enne di Cansano affetto da sclerosi multipla e pioniere in Italia della cannabis come cura nella terapia del dolore.
Ex poliziotto della squadra mobile di Roma, più di dieci anni fa ha dovuto lasciare il suo lavoro per l’aggravarsi della malattia. Non si è mai arreso, però, e ha cominciato la sua personale battaglia per la fornitura gratuita della cannabis terapeutica da parte della Asl.
Nel 2011, dopo un anno di fornitura gratuita dalla Asl, Marco era dovuto tornare in tribunale per vedersi riconosciuta la sua dose giornaliera di marijuana per alleviare le sofferenze della malattia degenerativa al terz’ultimo stadio. La Asl aveva nel frattempo ripreso la fornitura, aumentando la dose giornaliera da tre a cinque grammi di marijuana, per un costo di circa mille euro al mese. Troppi a causa dell’importazione dall’Olanda che hanno portato Marco e il Comitato che porta il suo nome a battersi per la produzione in proprio della sostanza, abbattendone i costi (circa 400 euro al mese).
Persona gioviale, molto colta e dotata di due grandi passioni, la musica e la pittura, Marco ha fatto da apripista in Italia per l’uso terapeutico di quelle che venivano definite droghe leggere. Un gran sollievo, ora, per i tanti che si trovano nella sua stessa situazione.