Punto nascita da chiudere, Pagone: e la Di Girolamo che fa?

SULMONA – “La notizia, diffusa dal Presidente Marsilio, relativa alla perseverante determinazione del Ministero di chiudere il punto nascita impone una mobilitazione collettiva ed il massimo impegno a tutti i livelli istituzionali”.

Così Gaetano Pagone, presidente dell’associazione “Con Sulmona”, invoca la mobilitazione contro la chiusura confermata del punto nascita e chiama in causa la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, che è in maggioranza nell’attuale governo Conte.

“Sembra di vivere in una situazione paradossale: da un lato, il Governo pare mobilitato ad orientare parte dei fondi europei del “Recovery fund” per il legittimo e doveroso potenziamento dei servizi della medicina ospedaliera e territoriale, dall’altro, lo stesso Governo, persiste in scelte che si sono già drammaticamente rilevate dannose per la salute e la qualità della vita della comunità – interviene Pagone – Per queste ragioni, è necessario riprendere la lotta per la salvaguardia del punto nascita dell’Ospedale di Sulmona.
Al riguardo, però, non possiamo fare a meno di interrogarci sulle iniziative che intenderà adottare la Sen. Gabriella Di Girolamo, espressione della maggioranza che sostiene il Governo Conte, che, proprio in difesa del punto nascita di Sulmona (insieme ad esponenti del centro destra locale), iniziò la scalata politica che, in tempi brevissimi, l’ha portata alla conquista dello scranno senatoriale.
E’ lecito attendersi da Lei lo stesso impegno e la medesima determinazione mostrate quando era una semplice cittadina”.

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