SULMONA – Erano stati contattati e convocati per ieri mattina: solo che quando i due sanitari si sono presentati nell’ospedale dell’Annunziata, dove lavorano, per sottoporsi al vaccino è arrivata la sorpresa. Le ultime due dosi mancavano e così un infermiere dedicato ai casi Covid del reparto di Rianimazione e un altro sanitario sono rimasti a bocca asciutta.
Tanto è bastato per far scattare l’allarme, che dall’ospedale di Sulmona ha raggiunto quello dell’Aquila, da dove le dosi erano partite. Ora le ipotesi al vaglio sono tre: o dal capoluogo sono state spedite dosi insufficienti, oppure chi le ha somministrate ha ecceduto col quantitativo (sprecandone addirittura due), o peggio ancora quelle due dosi sono state fatte ad altri non iscritti e non a chi si era diligentemente iscritto sulla piattaforma che la Asl ha dedicato ai sanitari che vogliono sottoporsi alla prima tranche del vaccino.
Sul caso è stata avviata un’indagine interna, che potrebbe sfociare anche in altro, vista la delicatezza del caso e del momento, che chiama in causa anche la formazione dei sanitari nella somministrazione e le possibili falle di un sistema interno di distribuzione.
Intanto, i due sanitari rimasti senza dovrebbero essere vaccinati nelle prossime ore.
Nel frattempo, sono 1319 le vaccinazioni anticovid eseguite nella giornata di lunedì 4 gennaio nei punti di somministrazione individuati dalle Asl e concluse nella serata di ieri. Nel dettaglio, nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila sono state inoculate 325 dosi (150 nel presidio ospedaliero dell’Aquila, 127 ad Avezzano e 48 a Sulmona), nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti 372 (234 a Chieti e 138 a Vasto), nella Asl di Pescara 316 e nella Asl di Teramo 306 (108 a Teramo, 108 a Giulianova e 90 ad Atri). Le vaccinazioni hanno riguardato anche ieri operatori sanitari e socio-sanitari: 534 maschi e 785 femmine. Dall’inizio della campagna, sono state vaccinate in Abruzzo 2498 persone.