SULMONA – È stato scarcerato dall’istituto penitenziario di Sulmona l’ergastolano Francesco Barilevo che uccise un agente di polizia penitenziaria. La decisione è del Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila a causa delle norme anti Covid. Immediata la protesta del sindacato dei poliziotti penitenziari Sappe. “Altro che certezza della pena”- tuona il sindacato- “lo Stato abdica al suo primario compito di assicurare la giusta pena a chi uccide. È una vergogna che un assassino sia a piede libero. Le scelte in materia penitenziaria di questo governo sono gravi e offensive delle vittime della criminalità e dei loro parenti, che piangeranno sempre i familiari uccisi! Mi appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché chi si è reso responsabile di crimini efferati ed è stato giudicato colpevole e condannato all’ergastolo sconti la sua pena in galera”. Barivelo si trovava in carcere a seguito della condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’agente di polizia penitenziaria Carmelo Magli, ucciso nel 1994 a Taranto. Carmelo Magli è stato riconosciuto dal ministero dell’Interno Vittima del Dovere ed insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria.