SULMONA – Italia Viva richiede un commissario unico regionale, cosa che boccia la consigliera Elisabetta Bianchi, mentre i circoli del Pd chiedono di conoscere il piano sanitario sull’emergenza.
“La gestione dell’emergenza coronavirus da parte della Regione Abruzzo, del suo assessore Nicoletta Verì, è ormai sotto gli occhi di tutti. L’impreparazione e il ritardo nel prendere decisioni haportato, oggi, la nostra regione ad uno stato di confusione e di incertezza. Sicuramente questo non è il momento della polemica ma, senza dubbio, alcune scelte fatte dovrebbero portare, chi di dovere, ad una più cauta riflessione – spiegano da Italia Viva – Non stiamo dicendo che Sulmona non debba assistere i malati di coronavirus, tutti siamo coinvolti in questa guerra e nessuno si salverà da solo. Stiamo dicendo che non si possono mandare le persone in guerra senza armi ed armature perché il danno non lo si fa solo alle comunità di quel territorio ma lo si fa, soprattutto, alle persone malate che hanno quell’ospedale come punto di riferimento. Se questo è il momento dell’unità e della compattezza, Italia Viva farà la sua parte e comincia con il richiedere la definizione di percorsi e protocolli sanitari chiari e uguali per tutte le Asl regionali; la veloce messa in sicurezza di tutti gli operatori sanitari; la verifica della possibilità di creare aree isolate destinate ai malati di coronavirus, in modo da mantenere funzionali tutti i reparti per la popolazione non contagiata, che per altre ragioni ha necessità di ricorrere alle cure mediche ospedaliere e richiede l’istituzione di un Commissario unico regionale che gestisca questa emergenza e che vada ad affiancare la guida sanitaria regionale in palese difficoltà dato che il direttore del dipartimento Sanità della Regione è anche direttore del dipartimento prevenzione del Ministero della Salute”.
“L’emergenza Covid 19 non sia il pretesto per far ridisegnare dai poteri di un commissario governativo la geografia sanitaria in Abruzzo. In questo periodo di gestione dell’emergenza sanitaria è di vitale importanza mantenere la stretta osservanza della ripartizione dei poteri e delle competenze da parte delle Istituzioni. Indebiti incursioni sono foriere della costruzione di percorsi disordinati che ingenerano caos e di inebite interferenze disorientano inevitabilmente l’opinione pubblica – spiega Bianchi – Per questo chiedo al Sindaco di uscire al più presto dal percorso solitario intrapreso e di riunire senza indugio la commissione consiliare Sanità al fine di valutare e concordare le posizioni da assumere il ogni sede di interlocuzione delle Istituzioni sovraordinate con il Comune di Sulmona”.
Mentre i circoli del Pd del Centro ABRUZZO chiedono un piano sanitario sulle emergenze.
“Qualora tale piano esistesse, sarebbe necessario renderlo pubblico, chiarendo nelle forme e nei modi previsti, quale destino si intende riservare all’ospedale di Sulmona rispetto al quale noi riteniamo che la regione debba riflettere su un indispensabile e urgente potenziamento della struttura, così come riteniamo fondamentale un immediato potenziamento delle strutture di Castel Di Sangro e Popoli, rendendo anche queste idonee a deflazionare gli ospedali provinciali e regionali già individuati quali strutture Covid”, incalzano.