Coronavirus, il prefetto boccia le ordinanze dei sindaci

SULMONA – Ordinanze sindacali in contrasto con quelle nazionali e perciò non valide.
Il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco ha richiamato l’attenzione dei sindaci della provincia su quanto disposto dai provvedimenti del Ministero della Salute e dell’Interno in date 20 e 22 marzo nonché dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio. Il Prefetto ha evidenziato come “lo svolgimento di attività ludiche e ricreative sia vietato, restando consentita solo ed esclusivamente l’attività motoria individuale se svolta in prossimità delle proprie abitazioni e nel rispetto della distanza interpersonale di un metro”. La Torraco ricorda che permane “la possibilità di potersi spostare in comuni diversi dal proprio, ma comunque nelle immediate vicinanze della propria abitazione, ove nel proprio comune non siano presenti rivendite di generi alimentari o farmacie o bancomat, ritenendo come l’approvvigionamento di tali generi o il prelievo di denaro rientri tra i casi di assoluta urgenza”. Sono quindi “inefficaci le ordinanze in contrasto con le misure statali, in particolare quelle che impediscono di svolgere individualmente attività motoria nei limiti già previsti dalle disposizioni statali”. I sindaci dei comuni peligni, prima di adottare i provvedimenti, avevano sentito proprio la Prefettura. Resta da chiarire quindi il perché di tale confusione. A sollevare dubbi di legittimità era stata la consigliera comunale di Sulmona, Elisabetta Bianchi, valutando il ricorso al Tar per la “limitazione della libertà personale relative al divieto di svolgere attività motorie e sportive all’aperto nonché il divieto di attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione se non per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue alla residenza, domicilio o dimora del proprietario degli stessi animali e nel raggio di 400 metri, in quanto tali disposizioni appaiono suscettibili di impugnazione dinanzi al Tar per mancanza dei presupposti di legge e circostanze di fatto in relazione alla consistenza e tipologia delle misure adottate”.

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