SULMONA – Anche Sbic invoca il confronto in consiglio comunale. La resa dei conti lì dovrà tenersi anche per il movimento che è rappresentato in aula da Maurizio Balassone. Stessa richiesta era arrivata ieri da Italia Viva.
“In Consiglio Comunale. Il luogo della chiarezza non può non essere quello della democrazia rappresentativa in città – fanno notare da Sbic –
Una finta compagine civica, quella legata a Gerosolimo, in combutta con una rappresentazione grottesca della responsabilità verso la città, quella di Di Masci, con la complicità di un Sindaco immobile, hanno bloccato l’amministrazione cittadina e non riescono a venir fuori dal vicolo cieco in cui ci hanno costretti.
Noi chiediamo che si vada in consiglio perché, noi di SBiC e noi cittadini, esigiamo delle risposte concrete e chiare.
Di Masci e il suo gruppo (o il solo ex sindaco?) sono usciti dalla maggioranza. Vorremmo sapere perché. Non basta dire che è finito il periodo della cosiddetta giunta di salute pubblica: vogliamo sapere perché. E’ infatti strano che gli assessori abbiano tenuto una conferenza stampa con il Sindaco durante la quale hanno rivendicato, dal loro punto di vista, risultati positivi e il giorno seguente si sono dimessi. Vogliamo sapere perché.
Vogliamo sapere qual è la posizione della compagine più legata a Gerosolimo: vogliono difendere la Casini o buttarla a mare? Vogliamo che sia detto chiaro e tondo in Consiglio Comunale.
E poi… il Sindaco ha posto in essere una consultazione di tutti i consiglieri annunciata in Consiglio Comunale. Vogliamo conoscere gli esiti di quella attività. Il Sindaco deve venire in Consiglio e render conto dell’attività politica messa in campo.
Insomma c’è un solo luogo della chiarezza e della correttezza politico-amministrativa: il Consiglio Comunale, non gli studi notarili senza pubblica risposta alle questioni che bloccano la Città“.