Il sulmonese Varrati si aggiudica la borsa di studio Parete

SULMONA – Il Premio Parete 2019 è andato a Giovanni Tamburi. Il riconoscimento, 
dedicato alla memoria del finanziere abruzzese Ermando Parete, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau venuto a mancare nel 
2016, premia i personaggi in grado di impersonare nel mondo dell’impresa il lascito di Ermando Parete, che incoraggiava i giovani a superare le 
difficoltà con “entusiasmo di vivere e voglia di fare”.

Giovanni Tamburi, banchiere e imprenditore, romano di nascita e milanese 
di adozione, presidente e amministratore delegato di TIP (Tamburi Investment Partners), è attivo nel campo della finanza aziendale dal 1977. Ha accompagnato alla quotazione in Borsa molte aziende, tra cui 
Moncler e prossimamente Eataly. È creatore della merchant bank/fondo che 
ha potenziato gioielli italiani di respiro mondiale come Ferrari, Hugo 
Boss, iGuzzini, Furla, Oviesse, Alpitour, gli yacht Azimut Benetti, la 
disruption di Digital Magics e di Talent Garden, l’innovativa go tv 
(metropolitane, treni, aeroporti) Telesia.

«La finanza – ha sottolineato Tamburi nel corso della cerimonia di 
consegna del Premio – non dev’essere vista come una bestia cattiva, ma 
un’opportunità per le imprese di svilupparsi e per i privati di fare 
soldi. Il tutto usando cuore e cervello. Evitando di fare profitto in 
modo sgarbato, ma con etica, sostenibilità, rispetto e studio. In Italia 
abbiamo ancora troppo poche società quotate», ma la sua public company 
quotata da 15 anni capitalizza circa 1,5 miliardi di euro ed è il primo 
investitore privato italiano, con un valore di 3 miliardi.

Con il Premio Parete, rappresentato dalla scultura in pietra della 
Majella “Rinascita” dell’artista abruzzese Luigi D’Alimonte, è stata 
assegnata la Borsa di studio Premio Parete, per supportare il percorso 
formativo di uno studente meritevole, andata quest’anno a Emmanuele Luca 
Varrati. Varrati, 19 anni, è originario di Sulmona (L’Aquila) e 
frequenta il corso di International economics and finance in Bocconi, 
dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al liceo scientifico 
Enrico Fermi della città ovidiana.

All’evento in Bocconi hanno partecipato Gianmario Verona e Bruno 
Busacca, rispettivamente rettore e prorettore dell’ateneo milanese, 
Donato Parete, promotore del Premio nonché figlio di Ermando, e Piero 
Burla, comandante regionale Lombardia della Guardia di finanza. 
Presenti, tra gli altri, anche il generale di brigata Gianluigi 
D’Alfonso, alla guida della GdF abruzzese, il generale di brigata 
Gioacchino Angeloni, comandante regionale Sardegna della Guardia di 
Finanza, i giovani allievi ufficiali dell’Accademia di Bergamo, la 
delegazione dell’Anfi Abruzzo, con il presidente, il sottotenente 
Gregorio Totaro, il presidente della Provincia di Pescara Antonio 
Zaffiri, Carlo Pirozzolo, segretario generale della Provincia di 
Pescara, e Antonio Di Marco, già presidente della Provincia di Pescara e 
sindaco del Comune di Abbateggio, paese natio di Ermando Parete.

Il Premio Parete, istituito nel 2017 per volere del figlio Donato, è 
ispirato alla memoria della vita e dell’impegno di Ermando Parete. 
Sopravvissuto alla tragedia della Shoah, dal 2000 e fino alla scomparsa 
nel 2016, Parete ha trovato il coraggio di raccontare l’orrore vissuto, 
come monito perché non riaccada. Il tutto unito a quella visione 
orgogliosa volta a incoraggiare le giovani generazioni. Con questi 
principi ha visitato scuole e università, incontrando ragazzi di tutta 
Italia.

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