Consiglio, dalle mimose alle accuse

SULMONA – Sostegno alle battaglie contro metanodotto e centrale Snam, salvaguardia del punto nascita, servizi sanitari e tribunale, valorizzazione stazione ferroviaria di Sulmona, mobilità sostenibile, creazione museo ferroviario, turismo, piano regolatore, rilancio dell’agricoltura, nuova convenzione sul Cogesa Spa, esternalizzazione dei servizi, coordinamento delle associazioni e la realizzazione del parco letterario dedicato a Ovidio. Questi i punti programmatici che reggono la neonata giunta Casini Di Masci, elencati stamattina dal sindaco in consiglio comunale.

Un’assise che ha visto emergere vecchi dissapori e nuovi veleni, con accesi battibecchi tra i banchi, con i consiglieri del Pd che sono rimasti dov’erano, cioè nel posto della minoranza pur appoggiando la Giunta.

”Un appoggio tecnico, per evitare l’ennesimo commissariamento”, si è giustificato il capogruppo Dem Antonio Di Rienzo. Accuse si sono scambiate anche i consiglieri Andrea Ramunno e Fabio Pingue, prima vicini di banco e ora su fronti opposti, mentre il presidente del consiglio di Avanti Sulmona, Katia Di Marzio, resta al suo posto. Insomma un “circo più che un consiglio comunale”, come ha sintetizzato Mauro Tirabassi.

Anche il gesto delle mimose consegnate alle consigliere e al sindaco dai consiglieri – su iniziativa di Francesco Perrotta – non è bastato a rasserenare gli animi di un consiglio, che ha almeno approvato debiti fuori bilancio per 355mila euro.

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