SULMONA (ore 19:27) – Alla fine il ritiro delle dimissioni arriva a sorpresa la sera prima del consiglio comunale di domani dove il sindaco Annamaria Casini avrebbe dovuto dare il suo responso. Nemmeno più dunque la suspance per un consiglio comunale che si preannuncia pressoché inutile, con il primo cittadino che spiegherà i motivi del retrofront.
Motivazioni peraltro già in parte illustrate in un dispaccio di agenzia diffuso nel tardo pomeriggio, con una strategia comunicativa tutta da interpretare per un sindaco che non veicola una comunicazione così importante nella sede istituzionale deputata e nè sui canali ufficiali (almeno fino ad ora), mentre il suo staff inviava in queste ore ben due note su tutt’altri argomenti. Questa resterà per noi la campagna di informazione più incomprensibile. In più, se fossimo dei consiglieri comunali ci offenderemmo anche un po’ per l’ennesimo modo di fare casuale e un po’ sgangherato, che però fa capo alla prima istituzione della città.
Ecco le anticipazioni che hanno portato il sindaco al ritiro.
“ Il nostro territorio è minacciato da ridimensionamento o chiusure di servizi essenziali, come sanità, giustizia, istruzione e progetti impattanti, primo tra tutti quello Snam, che potrebbe compromettere definitivamente una prospettiva di rinascita della città – spiega il sindaco – proprio per questo per ciò che la città dovrà affrontare nel breve periodo, ma anche rispetto alle potenzialità che possono essere colte da un’amministrazione in carica – conclude il sindaco – oggi sono convinta di non poter lasciare la città”.
E via giù con la solita solfa che i sulmonesi sentono da più di 10 anni a questa parte, col solo risultato che i problemi aumentano e le criticità si aggravano. Da capire, dunque, domani alle 15 sarà solo se il sostegno della maggioranza ci sarà o meno. Ah già no, domani il consiglio prevede un unico punto all’ordine del giorno: le comunicazioni del sindaco, senza interventi o voti.
Meglio restare a casa…