SULMONA – Fra terremoto, crolli di ponti e ordinanze il comitato scuole sicure torna a sollecitare attenzione a meno di un mese dall’apertura della scuola.
“Orfani di amministratori e dirigenti lungimiranti siamo stanchi e preoccupati di riportare per l’ennesimo anno i nostri figli in scuole da sistemare – incalzano dal comitato – scuole che sono in condizioni spesso non consone alla quotidianità di un bambino. Siamo in uno stato d’animo di sconforto e grande delusione per l’incapacità di chi ci governa e dirige”. Il comitato si chiede “perché mai in questo Paese bisogna prima attendere la triste conta di vittime e danni e poi correre ai ripari, accorgendosi quando i guai sono compiuti che esistevano soldi per porre rimedio in tempo a situazioni di rischio. Un Paese che non investe in prevenzione e sicurezza è Paese male amministrato e mal gestito”.
Anche il movimento Italica, che rivendicando l’ordinarietà che dovrebbe avere la manutenzione su strutture come quella di ponte Capograssi, rilancia l’allarme sulla condizione di scarsa sicurezza degli edifici scolastici. “Occorre davvero un’azione sinergica e immediata per il rifacimento di questi edifici che sino ad ora è mancata”, fa notare il portavoce del Movimento d’identità e territorio, Alberto Di Giandomenico – Gli edifici scolastici, prima di tutto, affinché si proceda presto alla loro messa in sicurezza e riattazione con interventi che da anni sono chiesti dal Comitato scuole sicure mobilitato per tutelare i giovani studenti sulmonesi relegati a seguire lezioni in aule di edifici sin troppo vulnerabili. Siamo tutti preoccupati della sorte che potrebbe toccare ai piccoli alunni, figli di questa città, che tra meno di un mese rientreranno in classe? Se la risposta è sì allora occorre davvero un’azione sinergica e immediata per il rifacimento di questi edifici che sino ad ora è mancata”.