SULMONA – La rivincita della politica sul civismo, che si riappropria del territorio. Questa la spiegazione che sta dietro all’elezione nel consiglio direttivo dell’Agir del sindaco di Cansano Mario Cianfaglione data dai sindaci di Rinnovamento democratico. Che, poi, altro non è che un movimento civico di sinistra che fa capo al Pd, tanto è che oggi in conferenza stampa coi sindaci di Pacentro Guido Angelilli e di Cansano Cianfaglione c’era – tutto soddisfatto della vittoria – il segretario provinciale del Pd Francesco Piacente. Al di là della confusione che genera il ritorno alla politica rivendicato da un gruppo civico, quella dell’Agir è stata “una lezione di democrazia” per il sindaco Guido Angelilli perché “gli altri non avevano i numeri e noi avremmo potuto fare cappotto, ma non lo abbiamo fatto lasciando tre posti su 7 ai sindaci di centro destra”. Da qui le accuse di inciucio, che loro respingono al mittente, però, sembrano sempre più fondate, anche perché le vere partite sull’Agir saranno quelle sui sub ambiti da definire e soprattutto sul ruolo chiave del direttore generale.
“Nella gestione della public utility è necessario un approccio politicizzato e della buona politica – interviene Piacente – Chi vuole il contrario, vuole difendere interessi particolari. Rivendico orgogliosamente che la politica torna ad avere cittadinanza su questo territorio, dove un civismo un po’ becero non ha portato a nulla”.
Insomma, la ferita della presidenza del Cogesa brucia ancora e le regionali si avvicinano. Con Rinnovamento democratico, che per ora conta 12 sindaci sul territorio, che presenterà a settembre il proprio progetto programmatico e il proprio candidato (molto probabilmente di Pacentro).
“Io sarò garante degli interessi del territorio e di Cogesa – assicura Ciampaglione – se Annamaria avesse avuto i voti mi sarei fatto indietro, ma non ce li aveva, al di là di quello che dice”.
Dunque civici, ma politicizzati… di parte, ma per il bene comune… con Cogesa, ma contro il presidente…