Aggressione ai migranti, il sulmonese: vi metto fuoco

SULMONA. ”O li uccido uno a uno o gli metto fuoco”. Cosi’ L.D.L., giovane sulmonese noto alle forze dell’ordine, fra i soliti che stazionano sotto i portici del bar Europa, si e’ introdotto nella casa di accoglienza di corso Ovidio, gestita dalla Casa Santa dell’Annunziata. Non era solo, con lui c’era anche il toscano senza fissa dimora molto noto in citta’ per la sua cortesia e allegria nel chiedere le elemosina. E invece proprio lui ieri sera dopo le 23 sarebbe stato ad accoltellare il giovane del Gambia, che fortunatamente ha rimediato solo due punti di sutura. I 27 migranti, ospiti del centro di accoglienza, hanno circondato i due e li hanno disarmati, evitando di reagire alle provocazioni a sfondo razziale del sulmonese, che aveva con se’ due coltelli e una pistola scaccia cani. E’ toccato, poi, alla polizia occuparsi dell’aggressione. Le accuse per i due vanno dalle lesioni, alla violazione di domicilio e al porto abusivo d’armi.

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